venerdì 25 maggio 2012

Il blog delle TWIT 5: il senso di questo lavoro

Il blog è stato realizzato da 14 donne, frequentatrici del corso FSE The Woman in Tech 5 nella provincia autonoma di Bolzano.
Lo scopo del corso è quello di creare la figura della web designer. I cicli formativi tuttavia spaziano anche in ambiti professionali collaterali, come quello del web content editor, colui cioè che deve produrre, pubblicare, aggregare e promuovere i contenuti ottimizzati per la rete. Dunque il modulo ad hoc prevede la simulazione dell'intero processo, dalla raccolta su campo al progetto finito, concentrandosi di preferenza su un argomento non attinente al settore tecnologico per dimostrare come il web possa essere di supporto a qualsiasi tematica.
Lo svolgimento del progetto ha avuto inizio con la visita presso i diversi luoghi di interesse, quali la cooperativa sociale Le Formiche, la bottega Altromercato e la Banca Raiffeisen - Cassa Rurale di Bolzano aderente al progetto Ethical Banking, dove è stato raccolto tutto il materiale necessario, tramite interviste, fotografie e registrazioni audio e video.
In seguito, i diversi gruppi si sono occupati dell'elaborazione dei vari contenuti a seconda del media di riferimento.
Ciò che risulta dall'operato delle Twit 5 è questo blog nella sua interezza, composto da articoli, gallerie fotografiche, file audio e video condivisibili e scaricabili.

Diario di una giornata 'Libera': legalità, antimafia ed alimentazione a Bolzano

Ore 9 e pochi minuti, angolo Piazza Matteotti, Bolzano. Per molte di noi è il primo caffè, alla televisione del bar scorrono immagini dell'attentato di Capaci. Oggi è il 23 maggio 2012, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tutta la scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, morivano esattamente 20 anni fa.

Le Formiche
Entriamo nella sede della cooperativa sociale Le Formiche in via Torino, ricavata da un ex deposito. Nella mensa ci accoglie Licia Nicoli che si asciuga le mani in un canovaccio a quadri mentre indossa una maglietta con una citazione di Giacomo Leopardi: "Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo".

Licia è presidente della cooperativa e, da novembre, coordinatrice di Libera in Alto Adige. Qui Libera si occupa di promuovere cultura della legalità, cittadinanza attiva e di combattere gli atteggiamenti mafiosi, cercando soprattutto di richiamare l'attenzione dei giovani.

Subito ci racconta della festa degli alpini, che si è tenuta dall'11 al 13 maggio a Bolzano, un grande successo per la piccola comunità. La mensa è rimasta aperta e ha lavorato parecchio. Il movimento nel piccolo edificio è stato notato dai vicini che, timidamente, hanno cominciato ad avvicinarsi e a chiedere informazioni. Ne parla ridendo, dopo tanti anni di attività, chi vive lì intorno si è finalmente avvicinato. Le cooperative sociali, ci spiega, non godono di una buona fama, spesso le si associa a prodotti di scarsa qualità. Insieme ad altre realtà sociali bolzanine (come Clab, che opera nel settore grafico-creativo e che collabora con loro per la parte di packaging e allestimento), Le Formiche si battono per dimostrare che la loro qualità è alta, i loro prezzi concorrenziali e che con la logica del no-profit si può riuscire a gestire una piccola impresa virtuosa.
L'idea di occuparsi di catering nasce in un momento di crisi che stava attraversando il bar all'interno del negozio AltroMercato di via Roma. Inizialmente si cerca di organizzare serate a tema in cui si sperimentano ricette etniche, quindi il progetto del catering comincia a prendere forma, grazie anche alle prime sovvenzioni provinciali. La cooperativa conta poche risorse, tra dipendenti e volontari, e si avvale di collaborazioni con altre realtà sociali per gestire gli eventi più grandi; per questo motivo non hanno mai cercato una pubblicità diversa dal passaparola e infatti, ci confida ridendo, tutto l'aspetto di pubblicità e comunicazione è affidato al cuoco Michele.

Il personale è composto da due professionisti, Cinzia e Michele (quello col pallino della grafica), e da alcuni ragazzi, mai più di due alla volta, con storie difficili alle spalle. Come dice sinteticamente la presidente, il sociale diventa strumento per attuare l'"inserimento del margine".

Immediatamente si chiarisce la mission: la cooperativa utilizza prodotti del mercato equo e solidale, di altre cooperative sociali (come Aretè che lavora nel settore del biologico) e di piccole realtà locali. Tra questi i modelli di riferimento sono Slow Food e chilometri zero, che condividono l'attenzione a principi ecologici e di giustizia sociale. Questa selezione dei prodotti e dei partner è fatta soprattutto allo scopo di educare a un'alimentazione che non sia solo salutare, ma anche etica e sostenibile.

La sala ospita ogni giorno circa quaranta persone, tra cui ospiti fissi, cioè il personale della cooperativa sociale Clab di Bolzano. I soci della cooperativa e le persone convenzionate possono usufruire del servizio mensa mentre per tutti gli altri è possibile richiedere piatti d'asporto. Il menu settimanale può essere inviato via mail a tutti gli interessati.

Licia Nicoli non parla mai di sé. Tuttavia ha ben chiaro il futuro della cooperativa: allargare il respiro del progetto sociale estendendolo non più solo ai disagi fisici e mentali, ma anche al recupero di professionalità (legate soprattutto al settore artigianale) che hanno perso il lavoro.

La cucina e AltroCatering
Entriamo nella cucina. Cinzia e Michele, indaffaratissimi, rispondono alle nostre domande tra un'infornata di pane e una mescolata del soffritto. In due-tre cucinano ogni giorno per almeno una quarantina di persone, a volte anche a cena, senza contare i catering.
Cinzia lavora qui da un anno, prima faceva la cuoca in un locale suo e anche lì era attenta alla cura degli ingredienti e privilegiava alimenti biologici ed etnici, è laureata in Storia dell'Arte (e in effetti la sua è un'arte). Con un po' di orgoglio ci dice che la cooperativa la corteggiava già da anni, alla fine ha accettato e non se ne è 'ancora' pentita.
Il menu di oggi prevede lasagne vegetariane alle lenticchie o pasta al forno con polpettine, seitan, arrosto con patate o polenta con salsicce.
Di ragazzi in cucina ne ha visti passare lei. Non ha dubbi sul fatto che sia la parte più bella del suo lavoro, quella più importante e più difficile. Qui i ragazzi imparano un lavoro, ma soprattutto imparano a badare a loro stessi. È materna nel raccontarci di loro, di come si appassionano a ciò che fanno lì, delle soddisfazioni di vederli crescere e imparare a dare anche loro in maniera gratuita. "Molti", dice Cinzia, "si fermano oltre l'orario di lavoro e nel tempo libero si dedicano ad attività di volontariato e questo significa che abbiamo fatto bene il nostro lavoro".

AltroMercato

Terminata la visita alla cooperativa ci dirigiamo alla bottega AltroMercato di via Roma. Oggi lavorano Daniela, dipendente del negozio, Artura, volontaria da 6-7 anni e Cesare che è responsabile del negozio.
In un angolo mi colpiscono due prodotti, casualmente abbastanza vicini sullo scaffale: gli ananas del Ghana da una parte e il pane già sminuzzato e insacchettato per i canederli dall'altra. Lo stile del negozio si potrebbe riassumere così.

Il prodotto più venduto, ci dice Artura, è da sempre il caffè Ucirì, che è anche il prodotto che ha iniziato la storia di questo negozio. Nel 1990, una delle fondatrici ne riceve in regalo un pacchetto e comincia a pensare, insieme ad altri, di aprire un negozio che venda prodotti del mercato equo e solidale. In pochi anni il negozio si afferma nella realtà di Bolzano e, non contento dei successi raggiunti, accetta la sfida di vendere anche altro: rispetto agli altri negozi della catena, non vende solo prodotti secchi, ma un vasto assortimento di alimenti freschi di CTM, Libera Terra e da pochi mesi anche prodotti biologici a chilometri zero, selezionati uno a uno dai responsabili del negozio.

In un angolo ci sono i prodotti per la persona e la casa, questi ultimi si possono acquistare anche sfusi. Qualcuno domanda a Daniela quale sia il profilo del cliente tipo.

Con sorpresa scopriamo che in negozio arrivano le persone più diverse, dallo straniero che cerca i prodotti tipici del suo paese, alla madre di famiglia che sceglie questi prodotti non solo per promuovere una filiera virtuosa, ma anche perché sono decisamente migliori di quelli di un normale supermercato.
Il negozio è pieno di prodotti in offerta, di tutti i tipi. Parlando con Cesare scopriamo che la loro strategia per la crisi, assolutamente coerente con la filosofia del negozio, è molto semplice: non potendo competere sul piano economico, devono puntare sulla qualità.

Le persone sanno già che nei negozi AltroMercato – e in particolare in quello di via Roma – si trovano articoli che non si trovano al supermercato, articoli altamente selezionati, con origini certificate.
Ma il negozio non è solo gastronomia, il valore aggiunto che qui danno a ciascun cliente è quello di renderlo partecipe di un progetto importante e unico. Chiunque acquista un semplice pacchetto di pasta Libera Terra lo paga di più perché lavorata a mano. Ma non solo: il grano utilizzato viene prodotto solo in Italia, non arriva dall'estero, e inoltre è stato coltivato e raccolto su terreni confiscati alla mafia. Dunque le voci che vanno a determinare il prezzo non possono non comprendere persone coraggiose senza volto, che magari rischiano la vita, e che hanno deciso di resistere a un sistema ingiusto.
E tutto questo con un piatto di buona pasta.

Cooperativa "Le Formiche"

Visita delle Twit 5 alla Cooperativa sociale "Le Formiche".

Cooperativa "Le Formiche"

Le FormicheLicia Nicoli è la presidentessa della cooperativa sociale Le Formiche - Die Ameisen, un'organizzazione senza fini di lucro che dal 1995, opera nell'ambito del commercio equo e solidale, distribuendo al dettaglio prodotti alimentari ed artigianali provenienti dai Paesi del sud del mondo, ma anche filiera corta e produttori locali, cercando di acquistare direttamente all'origine eliminando i passaggi intermedi al fine di acquistare a un prezzo più vantaggioso, ma pagando meglio i produttori, che come si sa sono spesso strozzati dalle regole della grande distribuzione.

Inoltre si avvicinano a tutte quelle realtà che cercano di emergere dall'illegalità come i prodotti coltivati sulle terre confiscate alla mafia, o manufatti alimentari e non, realizzati nelle carceri.

Curano la diffusione dei prodotti in oltre 150 negozi e supermercati della provincia di Bolzano, gestendo inoltre, tre Botteghe del Mondo, due a Bolzano e una a Laives. Da marzo, il punto vendita di Bolzano è il primo che offre prodotti freschi che vengono realizzati dalla cucina del catering sociale di cui la cooperativa fa parte.

Altro cateringAltro Catering un modo diverso di fare catering
Il catering, dal nome Altro catering, in linea con il progetto, muove dalla volontà di far conoscere i prodotti venduti nelle Bottega del Mondo, dimostrando la qualità dei prodotti e i possibili impieghi. Tutto è cominciato con delle serate a tema, realizzate per promuovere il bar all'interno di uno dei negozi di Bolzano che rendeva poco. Dato il successo sono state poi ampliate da un vero e proprio servizio di catering con tutti i prodotti locali, etnici e di equo commercio e quindi solidali. Il tutto grazie alla buona volontà dei volontari e ai sovvenzionamenti della provincia. Oggi è soprattutto l'amministrazione pubblica di Bolzano che si avvale dei loro servizi, dichiarondosi a favore di un commercio consapevole.

Grazie ad alcuni eventi locali stanno riuscendo a inserirsi nel tessuto cittadino interagendo con il quartiere, offrendo tra le tante cose un servizio di take away. Quotidianamente aprono la sede, con annessa cucina, per offrire un servizio mensa per gli iscritti all'associazione o per altre associazione ed enti locali, con cui hanno convenzione, che cosi facendo contribuiscono sia al passaparola che al continuo sostentamento del servizio catering.

cucina del cateringCucinando cucinando
All'interno della cucina lavorano con dei contratti stabili due persone che hanno ovviamente esperienza nel settore e i volontari, oltre alla stessa Lucia e a dei ragazzi che nel tempo hanno collaborato con Altro catering. Sono per lo più ragazzi con disagi sia fisici che sociali e l'associazione collabora con i locali enti di assistenza sociale per contribuire alla loro assistenza.

Obiettivo della cooperativa è quello di attirare l'attenzione del pubblico sul commercio equo e solidale quale approccio alternativo al commercio internazionale tradizionale, in grado di promuovere giustizia sociale ed economica, rispetto per le persone e per l'ambiente, sviluppo globale sostenibile.

bottega del mondo bolzanoOltre alla gestione delle botteghe, del catering, la cooperativa svolge attività culturali e di educazione allo sviluppo che sono poi gli argomenti di base. Argomento centrale è il cibo e la cultura alimentare non nel senso di giusta alimentazione e dieta, ma di acquisti consapevoli ed eticamente corretti.
Si volge a scuole di ogni ordine e grado di percorsi e itinerari didattici, organizzazione di corsi di formazione, incontri e seminari per il pubblico in generale.

Inoltre sia per una necessità morale che fisica, la cooperativa cerca da sempre di legarsi con altre realtà sociali. Al fine di fare fronte comune verso quelle che sono le avversità di chi come loro si pone nelle mani di volontari e del pubblico. Sia per favorire la divulgazione di ideali comuni.
Tra le tante è socia del Consorzio Ctm Altromercato ed è iscritta al Registro AGICES (Registro Italiano delle Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale), collabora con Libera.

liberaLe attività e le collaborazioni
Un'associazione che si occupa di gestire e riaffidare beni che sono stati confiscati alla mafia: terreni, immobili, alberghi e fabbriche.
Lo zoccolo duro della cooperativa sono ovviamente i volontari che collaborano nella gestione delle botteghe, negli eventi legati al catering e in tutte le attività di supporto all'associazione.
L'obiettivo per il futuro è lo stesso che ha anche il mercato equo e solidale cioè quello di nn essere più necessaria, di cessare l'attività di propaganda. Vorrebbe dire che il mondo non ha più bisogno di qualcuno che le faccia notare determinate cose, ma che si sia ormai armonizzato con uno standard che garantirebbe una maggiore equità.

Associazione "Le formiche", galleria fotografica

In via Torino a Bolzano si trova la cucina, la mensa e il catering gestite dall'associazione Le formiche. Siamo andate ad intervistare Licia Nicoli, qui abbiamo fatto una serie di foto. Link al set Le formiche

Interviste alla cooperativa sociale "Le formiche"

Descrizione della cooperativa Le formiche di Bolzano, organizzazione della mensa e presentazione della filosofia su cui si basano i rapporti di collaborazione all'interno della struttura. Parla Licia Nicoli

Criminalità in Trentino Alto Adige: 15 immobili confiscati e l'impegno per la cultura della legalità

“Legalità: esistenza fondamentale della vita sociale, indispensabile per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e del bene comune.” (Documento della Commissione ecclesiale Giustizia e pace - Roma, 04/10/1991).

Libera in Trentino Alto Adige

Libera, associazione contro tutte le mafie, è una rete di associazioni e cooperative collegate tra loro a livello nazionale tramite coordinamenti territoriali. Uno degli ultimi è nato in Trentino Alto Adige. Ci si chiede perché sia necessario attivare un movimento per la lotta alla mafia anche qui. Spesso si tende a relegare la questione “mafia” solo al sud d'Italia, ma forme di illegalità e ingiustizia sociale sono diffuse ovunque. Un recente processo contro la 'ndragheta, svolto a Milano il 19 novembre 2011, ha visto le cosche lombarde incassare la sentenza di primo grado e la condanna di 110 imputati. Ma le ombre delle mafie arrivano anche in Trentino Alto Adige, dove sono stati confiscati 15 immobili tra appartamenti, box e terreni edificabili. La legge sulla confisca dei beni è nata ed è stata fortemente sostenuta da Libera. A tutt'oggi, però, occorre attendere la fine dei processi agli imputati a cui i beni sono stati confiscati e nei fatti possono trascorrere anche dieci anni prima che vengano riassegnati e riutilizzati. Cascina Caccia di Torino è un esempio rappresentativo del nord d'Italia: con una proprietà passata riconducibile a boss, oggi è diventato un luogo per produrre un bene alimentare come il miele. Si tratta di un casolare di mille metri quadrati, circondato da un ettaro di terreno coltivabile. Il sequestro del bene, che ha permesso a questa struttura di essere confiscata, è stato emesso nel 1996. Solo nel 2007 questa struttura è stata liberata definitivamente dagli ultimi residenti e l’iter della sua confisca giunge a conclusione 11 anni dopo essere iniziato.

Le cooperative di Libera a Bolzano

In provincia di Bolzano non figurano beni confiscati e il lavoro di Libera in queste zone si concentra soprattutto verso l'educazione alla legalità. La cultura è infatti un aspetto fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata. Parafrasando ciò che disse il magistrato Antonino Caponnetto:
“L'istruzione taglia l'erba sotto ai piedi alla cultura mafiosa. La cultura sveglia le coscienze e rivela lo stato di democrazia di un paese.”
Le Formiche invece è una cooperativa presente a Bolzano che collabora con Libera, si impegna nel sociale promuovendo il tema della legalità attraverso diverse forme come: la formazione nelle scuole e università, la riabilitazione sociale di ragazzi in difficoltà e la vendita dei prodotti con marchio Libera Terra. Un marchio che contraddistingue le produzioni delle cooperative che lavorano usando le materie prime ottenute sulle terre confiscate alla criminalità organizzata. Areté è un altro esempio di azienda sociale presente a Bolzano associata a Libera. Il 15 giugno Areté insieme a Le Formiche inizieranno il percorso di gemellaggio tra le cooperative di Bolzano e quelle Reggio Calabria. In occasione di questo evento sarà presente Tiberio Bentivoglio, uno dei fondatori di Addiopizzo, imprenditore della Calabria che, dopo 5 attentati, vive sotto scorta per aver denunciato gli estorsori della mafia.

Libera nasce perché

Un altro aspetto fondamentale di Libera è Libera Memoria a ricordo degli uomini che danno e hanno dato la loro vita per la lotta alla mafia. Scopo di questa realtà è quello di tenere viva anche la memoria delle idee di chi si sacrificò per la legalità. Libera nasce nel 1995 all'indomani delle stragi di Capaci e via d'Amelio per volontà di Don Luigi Ciotti e in memoria di Roberto Antiochia, agente della polizia di stato morto a 23 anni nell'agguato di via Crocerossa. Roberto Antiocha lavorò con il commissario della squadra mobile di Palermo, Beppe Montana in delicate indagini sull'associazione mafiosa cosa nostra. Dopo l'omicidio di Montana, Roberto, nonostante fosse in ferie in Sicilia, decise di partecipare volontariamente alle indagini a fianco del commissario della polizia di stato Ninni Cassarà. Come spiega Wikipedia:
“Il 6 agosto 1985, mentre accompagnava il vice questore Cassarà presso l'abitazione in via Croce Rossa a Palermo, circa 10 uomini armati di kalashnikov appostati nei piani del palazzo di fronte a quello del vice questore cominciarono a sparare sull'Alfetta di scorta. Antiochia, cercando di fare scudo con il suo corpo a Cassarà che era sceso dall'auto per raggiungere il portone di casa, rimarrà ucciso dagli spari.”
Con il tempo, con un'ottica di lungo periodo, l'obiettivo di Libera è quello di non esistere più perché non ci sarà altra strada che la legalità.

Associazione Libera a Bolzano, galleria fotografica

Libera, associazione contro le mafie presente in tutta Italia, l'ultima nata a Bolzano, collabora con l'associazione "Le formiche". Quest'ultima è stata visita dalle twit5 e alcune foto sono state caricate su flickr. Si possono visionare attraverso lo slideshow o direttamente sul sito flickr Link al set "Libera"

Intervista a Licia Nicoli - Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Intervista a Licia Nicoli, referente del coordinamento di Libera Trentino Alto Adige - Suedtirol. Presentazione di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, organizzazione nazionale strutturata in coordinamenti territoriali, impegnata dal 1995 nella lotta alla mafia e nella diffusione della cultura della legalità. L'azione di lotta alla mafia in Trentino Alto Adige è orientata principalmente alla rieducazione alla legalità, alla ricerca della cittadinanza attiva e a far conoscere le realtà problematiche del meridione.

Licia Nicoli - rapporto tra la cooperativa Le Formiche e l'associazione Libera

Licia Nicoli, referente del coordinamento di Libera Trentino Alto Adige - Suedtirol e responsabile della cooperativa sociale Le Formiche di Bolzano, parla della collaborazione tra le due realtà.

La Bottega del Mondo

Le botteghe del mondo altoatesine

Altromercato è un consorzio composto a oggi da 124 cooperative e associazioni che gestiscono 350 Botteghe nel Mondo. In Alto Adige sono presenti 11 punti vendita di questa realtà.
Si tratta di negozi specializzati nel commercio equo solidale. Tutti i guadagni delle loro attività vanno a favore del sud del mondo. I consorzi, oltre a vendere prodotti del commercio equo e solidale, svolgono una quotidiana azione di informazione e sensibilizzazione sulle relazioni tra nord e sud del mondo e in generale sulla produzione sostenibile e sul consumo sensibile.

L'alternativa ai prodotti delle multinazionali

Fare la spesa da Altromercato non significa solo acquistare prodotti biologici buoni anche per la nostra salute, ma sostenere un sistema commerciale alternativo, etico e sostenibile. Acquistare prodotti alimentari con un prezzo molto basso generalmente è sinonimo di ‘corsa verso il basso’ per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, salari, orari e condizioni di lavoro. La filiera lunga delle multinazionali spesso inpedisce un controllo diretto sul produttore finale. In altre parole il lavoratore finale può avere come referente una persona che non è alle dirette dipendenze dell'azienda committente e dunque quest'ultima non può (o può incontrare delle difficoltà) nel verificare le pratiche a cui l'ultimo anello della catena produttiva è sottoposto. La realtà ci dice anche che la farraginosità dei controlli può nascondere quanto meno la tolleranza di pratiche contrarie ai diritti dei lavoratori. Questo accade sopratutto nei Paesi poveri o in via di sviluppo e per prodotti "esotici" come: cacao, caffé, banane, thè, ananas.
Nelle piantagioni di questi prodotti vengono spesso utilizzati pesticidi e fertilizzanti che l'organizzanione mondiale della sanità classifica come molto pericolosi. Questi prodotti chimici contaminano terre e fiumi, oltretutto vengono frequentemente erogati con aerei nonostante ci siano bracciati al lavoro, provocando loro forti danni alla salute. Violazione dei diritti dei lavoratori e danni ambientali sono gli abusi più frequenti. L'alternativa a tutto questo c'è: i prodotti di Altromercato sono certificati Fairtrade a garanzia del commercio equo e solidale. Il marchio garantisce che i prodotti con il suo simbolo siano stati lavorati senza causare sfruttamento e povertà nel sud del mondo. Il prodotto a marchio fairtrade deve rispettare rigidi standar qualitativi. I principi e gli standar che un prodotto deve rispettare per ottenere la certificazione fairtrade sono coordinati a livello internazionale dal FLO Fairtrade Labelling Org. Le multinazionali invece talvolta si autodotano di linee guida prive di riconoscimenti internazionali che non le vincolano ad alcuna pratica tutelante, ma rappresentano per lo più dichiarazione di intenti non obbligatorie. Anzi, spesso vengono eluse da chi professa di praticarle. Acquistare da Altromercato significa quindi tutelare diritti del lavoro e del lavoratore, sostenere uno stile di vita sano e rispettare l'ambiente.

Altromercato, galleria fotografica

Siamo state in via Roma al negozio Altromercato - Commercio equosolidale per intervistare l'esperienza dei volontari e commessi. Link al set Altromercato

La bottega Altromercato di Bolzano: chi sono e quali progetti ed iniziative seguono

Intervista a Daniela, dipendente della Bottega Altromercato di Bolzano, in cui descrive i progetti di cooperazione che seguono come consorzio, sia nazionali che internazionali ed i partner produttori con cui collaborano.

Progetto "chilometri zero", intervista a Daniela ed al responsabile della Bottega Altromercato di Bolzano

Nell'intervista viene spiegata una nuova iniziativa, pensata per la spesa quotidiana "sostenibile". Partito dalla Bottega di Altromercato in via Roma a Bolzano, nel marzo 2012, il progetto si propone di realizzare un commercio di prodotti a "Km 0", attraverso il quale coinvolgere e far conoscere i prodotti locali, in particolar modo i prodotti freschi realizzati nel territorio regionale.

Ethical banking

Per capire meglio come funziona il sistema finanziario di ethical banking, che da anni sostiene molti progetti e cooperative locali, non potevamo non fare visita direttamente in una banca, dove abbiamo potuto raccogliere informazioni dettagliate in merito.
Il progetto "Ethical Banking" nasce nel 2000 come servizio non profit della Raiffeisen – Cassa Rurale di Bolzano per la crescente richiesta da parte dei propri clienti di sapere dove venivano investiti i loro risparmi.
Oltre ai classici servizi finanziari, offre la possibilità ai propri clienti di investire in prodotti di risparmio etico che finanziano progetti sociali ed ecologici, sia in ambito locale che a livello internazionale. Due sono le forme proposte: la prima prevede un libretto di risparmio non bloccato mentre la seconda è un certificato di deposito con scadenza variabile fino a 5 anni.
I clienti hanno l'opportunità di scegliere dove la banca deve investire i risparmi, tra sei settori di impegno previsti:
settori di impiego


A differenza delle altre banche, Ethical Banking permette ai risparmiatori di modificare il tasso d'interesse, che può variare dallo 0,50% fino allo 0,75%, condizione che consente una forte agevolazione a favore dei progetti che ricevono dei crediti. Attualmente il valore del tasso agevolato si aggira al 1,2%.
La mission di Ethical Banking è quella di creare un contributo alla sicurezza e alla giustizia a livello ecologico, sociale, culturale, con strumenti finanziari finalizzati al bene comune. Non punta all'aumento dei risparmi, ma alla promozione di progetti ai quali concede finanziamenti a tassi agevolati, garantendo delle modalità di credito adeguate.
I partner principali sono:
  • Ctm Altromercato:si occupa di commercio equo e solidale indirizzato allo sviluppo del sud del mondo.
  • Botteghe del Mondo in Alto Adige: iniziative autonome che vendono prodotti i cui guadagni vanno alle piccole aziende del sud del mondo.
  • Fondo di solidarietà rurale: un'organizzazione indipendente il cui scopo è quello di aiutare in maniera tempestiva le persone che si trovano in uno stato di necessità, evitando gli ostacoli burocratici.
  • Consorzi per l'agricoltura biologica: promuovono metodi naturale di coltivazione agricola.
  • Agenzia CasaClima: è una struttura pubblica che si occupa della certificazione energetica degli edifici e promuove iniziative di sensibilizzazione sul risparmio energetico.
  • Cooperativa sociale "HandiCar": offre aiuto a persone con handicap nel settore della mobilità.

altromercato
I principali vantaggi che le organizzazioni partner ricevono sono un credito agevolato e, per quanto riguarda il commercio equo, molte piccole cooperative ricevono anticipatamente il 50% dei finanziamenti necessari per poter sviluppare le loro attività e far partire i vari progetti di artigianato e agricoltura biologica.
La trasparenza è uno dei fondamenti per Ethical Banking, che vuole aumentare la fiducia dei propri clienti verso la banca e fornire una tracciabilità di quello che succede con i loro soldi. E' importante inoltre che i risparmiatori siano in grado di informarsi sui progetti che la banca sostiene e per questo è possibile verificare in ogni momento i crediti concessi sul loro sito internet.

Ad oggi i clienti di Ethical Banking hanno investito oltre 31 Milioni di Euro, cifra in continua crescita che conferma la tendenza dei consumatori a preferire prodotti finanziari trasparenti, a favore di una scelta etica e responsabile.

Ethical banking di Bolzano, galleria fotografica

Abbiamo intervistato e fotografato (per quanto concesso) un consulente di Ethical banking di Bolzano in via Roma. Qui il link verso flickr Link al set di Ethical banking

Backstage delle twit5, galleria fotografica

Anche se si lavora i momenti di svago e di scherzo non mancano. Alcune foto del backstage fatte durante le interviste, gli acquisti e le discussioni. Link al set Backstage